martedì 27 aprile 2010

Fino agli anni Quaranta qui c'erano solo campi e contadini. Poi lo Iacp ha costruito brutti palazzi per gli immigrati che arrivavano dal Sud e ha asfaltato le strade dandogli nomi di scrittori famosi: via Pirandello, via Emilio Salgari, via D'Annunzio, via Italo Svevo. Il Pilastro è stato considerato un quartiere violento. Spaccio, scontri a fuoco, cosche mafiose, morti ammazzati. Agli inizi degli anni Novanta dire di abitare al Pilastro non era un buon biglietto da visita a Bologna. La situazione oggi è cambiata. Il quartiere non fa più paura. Le bande criminali sono state sgominate o hanno traslocato altrove e la gente ha scoperto che qui è pieno di verde e che le case costano meno che al centro. Vivere al pilastro è diventato quasi chic.

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